RAZIONALE
La giardiosi nel gatto e soprattutto nel cane, è una malattia parassitaria spesso frustrante da trattare tanto per il proprietario che per il veterinario. La sua naturale tendenza a cronicizzare, unita alla frequenza di reinfezioni, pongono spesso seri problemi di gestione degli animali infetti, soprattutto se essi frequentano o sono mantenuti in contesti collettivi o anche familiari dove ci siano persone fragili, dal momento che il parassita esprime peraltro un potenziale zoonotico. Ad oggi resta acceso il dibattito all’interno della Comunità Scientifica sulla necessità di trattare farmacologicamente i casi di giardiosi, attraverso la somministrazione di molecole classiche come metronidazolo o fenbendazolo e se accanirsi con trattamenti ripetuti nel tempo laddove non si ottenga una sterilizzazione parassitaria. E’ necessario prendere in considerazione approcci gestionali in grado di prevenire e contenere la sua diffusione, la somministrazione di alimenti, integratori etc in grado di ripristinare l’eubiosi intestinale, tamponando la progressione dell’infezione o ancora l’utilizzo di fitoterapici che potrebbero agire da valida alternativa prevenendo i fenomeni di resistenza o i side effects dei farmaci registrati per il suo trattamento.