RAZIONALE
Il dolore acuto è quello che si presenta a seguito di un danno tissutale a carico di tessuti somatici superficiali e profondi e di tessuti viscerali. Pertanto, può accompagnare numerose condizioni patologiche (di origine traumatica, chirurgica o internistica) che possono riguardare i pazienti veterinari. In questo caso, il dolore deriva dall’infiammazione, rappresentandone uno dei quattro segni cardinali.
Oltre a rappresentare una conseguenza della patologia in atto, un dolore severo non adeguatamente trattato può essere lui stesso causa di una serie di alterazioni a carico di diversi organi e apparati, che potranno rallentare la guarigione se non addirittura configurarsi come problemi aggiuntivi. Il dolore, quando presente, va dunque adeguatamente trattato, per ragioni non soltanto etiche, ma anche squisitamente mediche.
Per poter trattare correttamente il dolore ne vanno conosciute le basi fisiopatogenetiche, ovvero i meccanismi biologici che ne sono all’origine e che, in molti casi, rappresenteranno il bersaglio dei farmaci antalgici che andranno inseriti nel protocollo terapeutico. Per poter trattare correttamente in dolore bisogna poi saperne riconoscere la presenza e stimarne l’intensità: anche se gli animali non sono dotati di parola, sono svariate le modificazioni psicomotorie e le espressioni di dolore che un animale esprime quando prova dolore.
Infine, è importante conoscere di quali armi disponiamo per gestire il dolore in modo efficace e sicuro.
Di tutto ciò si parlerà in questo modulo, il primo di un percorso sul dolore nel cane e nel gatto articolato in cinque moduli. Al termine di questa trattazione più teorica, ma sicuramente indispensabile, verrà presentata una serie di casi clinici che esemplificheranno quanto precedentemente esposto.