RAZIONALE
Il dolore osteoarticolare persistente è quello che si presenta a seguito di una patologia cronica che coinvolge i tessuti che compongono l’articolazione, notoriamente l’osteoartrosi (OA - anche definita osteoartrite, artrosi, malattia degenerativa articolare).
Si tratta di un dolore a prevalente componente infiammatoria, cui però può aggiungersi, soprattutto negli stadi più avanzati della patologia, una componente neuropatica.
Il dolore da OA, una volta che la patologia è iniziata, è suscettibile di peggiorare progressivamente via via che l’OA progredisce, finendo per impattare immancabilmente sulla qualità della vita del soggetto.
È per questo motivo che diventa fondamentale gestirlo nel miglior modo possibile, mediante trattamenti multimodali proporzionati alla gravità della malattia e del dolore che ne consegue.
Per poter trattare correttamente il dolore da OA ne vanno conosciute le basi fisiopatogenetiche, ovvero i meccanismi biologici che ne sono all’origine e che, in molti casi, rappresenteranno il bersaglio dei farmaci antalgici che andranno inseriti nel protocollo terapeutico.
Per poter trattare correttamente in dolore bisogna poi saperne riconoscere la presenza e stimarne l’intensità: anche se gli animali non sono dotati di parola, sono svariate le modificazioni psicomotorie e le espressioni di dolore che un animale esprime quando prova dolore. Infine, è importante conoscere di quali armi disponiamo, sia farmacologiche che non, per gestire il dolore in modo efficace e sicuro.
Di tutto ciò si parlerà in questo modulo, il secondo di un percorso sul dolore nel cane e nel gatto articolato in cinque moduli. Al termine di questa trattazione più torica ma sicuramente indispensabile, verrà presentata una serie di casi clinici che esemplificheranno quanto precedentemente esposto.